Amintore Galli


Critico, insegnante e organizzatore musicale, Amintore Galli nasce a Talamello nel 1845. Avviato allo studio della musica dallo zio direttore di banda, nel 1862 si iscrive al Conservatorio di Milano diplomandosi nel 1867.
A Finale Emilia dirige la banda cittadina e la scuola comunale di musica e successivamente, a Milano, ricopre il prestigioso incarico di direttore artistico dello Stabilimento Musicale Sonzogno, attività che alterna con quella di critico musicale del quotidiano "Il Secolo".
Autore di un'Estetica della Musica, che contiene acute interpretazioni su compositori del passato, Galli è conosciuto soprattutto come compositore di opere liriche, come il David, rappresentato per la prima volta a Milano nel 1904, di musiche vocali e strumentali.
La sua fama, tuttavia, è legata alle note dell'Inno dei lavoratori, che musicano un testo di Filippo Turati, il fondatore del partito socialista italiano. Il brano, eseguito per la prima volta il 28 marzo 1886 a Milano, nel corso della festa proletaria del Partito Operaio Italiano, diventa uno dei tre inni del movimento socialista, insieme a Bandiera Rossa e a L'Internazionale.
Amintore Galli ottiene così un'inattesa, quanto sperata, celebrità artistica, di cui ben presto deve anche subire le conseguenze negative, come quando, dopo la disfatta di Caporetto, nel 1917, è costretto a ritirare a sue spese tutte le copie dell'inno messe in commercio. Nonostante tutto, però, non ha mai rinnegato la sua composizione, dimostrando fedeltà agli ideali del socialismo, che aveva abbracciato fin da giovanissimo, quando era partito garibaldino per la battaglia di Bezzecca del 1866.
Tra le opere che non sarebbero nate senza il suo prezioso apporto si possono citare Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, Fedora e Andrea Chènier di Umberto Giordano e Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea.

 

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